Turismo sostenibile in Sicilia: gli obiettivi da raggiungere
“La Sicilia potrebbe vivere di solo turismo”. Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha sentito pronunciare questa frase. Stiamo sempre li a ripeterlo per ricordarci quanto fallimentare sia il contesto politico e imprenditoriale dell’isola più grande del Mediterraneo, terra dalle grandi potenzialità per storia, cultura, tradizioni e per il patrimonio naturalistico che in essa si ritrova.
Il problema sta nella domanda che sorge spontanea all’esclamazione di cui sopra: “si, ma come?” Perchè sulle potenzialità turistiche della Sicilia nessuno potrà mai fare obiezioni, ma sul come si vuole incrementare il flusso turistico nella nostra regione vi sono idee confuse e poco attraenti.
Se è vero che “la vocazione turistica del territorio non ha mai trovato piena e completa realizzazione” urge programmare una politica del turismo che coinvolga tutti i portatori di interesse e che si basi sulle esigenze e sulle tendenze che, a livello internazionale, si prevedono nel settore. Il tema della sostenibilità mai come oggi è al centro delle politiche, ma anche di interesse dei turisti e dei consumatori, sempre più attenti al rispetto dell’ambiente.
Per questa ragione il tema della sostenibilità non può essere inquadrato soltanto nell’ottica dell’Ecoturismo, ma va applicato a tutti gli ambiti del settore. Sono molti i fattori che vengono tenuti in considerazione per la valutazione della sostenibilità delle strutture turistiche, generalmente inclusi in quattro postulati: Sostenibilità Ambientale, Sostenibilità Sociale, Sostenibilità Economica e Sostenibilità Istituzionale.
Per Sostenibilità Ambientale si intende la capacità di mantenere, anche in futuro, la biodiversità ed i sistemi ecologici che avvengono all’interno di un ecosistema.
Per Sostenibilità Sociale si intende la capacità di garantire a tutte l’accesso le categorie e, in particolar modo alle popolazioni locali, di mantenere almeno lo status iniziale.
Per Sostenibilità Economica si intende la capacità, di un determinato sistema, di sopravvivere in assenza di finanziamento pubblico che, semmai, può esistere solo in fase di avvio.
Per Sostenibilità Istituzionale si intende la capacità delle istituzioni (ognuna per le proprie competenze) di garantire ai sistemi che si formano e si sviluppano gli adeguati servizi e l’adeguato supporto normativo, giudiziario e di azione, oltre che minori burocrazie e maggiore flessibilità negli strumenti di governance locale, senza i quali qualsiasi progetto, turistico e non, anche se costruito con i migliori criteri possibili non avrebbe futuro.
I.R.S.S.A.T. da anni denuncia l’assenza in Sicilia di questo importante tassello e ha già proposto la redazione di una “Carta della Sostenibilità Istituzionale” che possa impegnare la regione a garantire il sostegno nelle azioni che la vedono coinvolta, direttamente o indirettamente, e che rientrano nelle azioni di programmazione prefissati.
Tra gli obiettivi che si debbono raggiungere, con riferimento allo sviluppo sostenibile applicato al settore turistico, spiccano:
• Implementazione delle forme responsabili di gestione delle risorse naturali;
• Minor dipendenza da fonti di energia fossile, principalmente dal petrolio, e sempre più da fonti rinnovabili e meno contaminanti;
• Perfezionamento e incentivazione del riciclo e del riuso degli scarti;
• Ottimizzare il piano regionale canalizzando gli sforzi verso le aree prioritarie;
• Istituzione di forme amministrative e di politiche molto più decentrate che si appoggiano, in maggior misura, sulle comunità locali, così come previsto dal principio costituzionale di sussidiarietà;
• Disincentivazione dei modelli basati sul consumo eccessivo, favorendo maggiori opportunità di sviluppo regionale;
• Rafforzamento del quadro normativo e consolidamento degli incentivi economici;
• Educazione della popolazione locale ai criteri di sostenibilità.