La Regione Siciliana vanta la prima legge in Italia sulle aree protette. Tra parchi e riserve, oltre il 10% del territorio siciliano è sottoposto a vincoli di tutela naturalistica.
In particolare la Sicilia può vantare:
- 1 parco nazionale
- 4 parchi regionali
- 6 aree marine protette
- Centinaia tra riserve e zone speciali di conservazione (ZSC)
I PARCHI NAZIONALI
Un parco istituito nel 2016 e due in fase di istituzione, rappresentano la vera novità in campo regionale.
Il Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria, dopo una prima gestione commissariale, è ufficialmente operativo da aprile 2018 e rappresenta il primo di quattro parchi nazionali da istituire nell’isola. Si lavora, infatti, per la nascita del Parco delle Egadi e del litorale trapanese, del Parco delle Eolie e del Parco degli Iblei.
I PARCHI REGIONALI
I parchi regionali sono oggi una realtà efficiente sia per la protezione di delicatissimi ecosistemi, sia per la valorizzazione turistica, sportiva e didattica delle aree montane. Quelli siciliani sono quattro in ordine di istituzione: il Parco dell’Etna (Catania), delle Madonie (Palermo), quello dei Nebrodi (Catania, Enna e Messina) e, ultimo nato, il Parco Fluviale dell’Alcantara (Messina e Catania). Quest’ultimo è di certo un sistema naturale di bellezza quasi primitiva, dove il paesaggio è modellato dall’incontro tra acqua e fuoco, con il fiume che scava ed incontra la lava bollente, creando grandi architetture di pietra: gole, pareti levigate, salti d’acqua, blocchi di pietra lisci e squadrati. Se l’Alcantara è caratterizzato dalla vegetazione fluviale (con il platano orientale ed il salice bianco, specie endemiche che lungo le rive, a pochi metri dall’acqua, si mischiano agli agrumi ed ai fichidindia), il Parco dell’Etna, con la sua orografia segnata dalle eruzioni laviche, è un vero giardino botanico. Il grande vulcano attivo – con i suoi 3.300 metri è il più alto d’Europa – presenta il versante nord ricoperto da una spessa coltre di neve per gran parte dell’inverno, e le grandi foreste di betulle o faggi dipingono un insolito paesaggio nordico a poca distanza dal mare.
Il Parco dei Nebrodi si snoda lungo la costa tirrenica, abbracciando la Sicilia verdissima dagli spazi immensi, con estesi boschi e foreste dove resistono tradizioni antichissime legate al lavoro della terra, alla tessitura, all’allevamento e all’uso di culture tramandate da pastori, carbonai, allevatori di cavalli, artigiani della ceramica.
Le Madonie costituiscono un vero microcosmo naturale dove sono rappresentate tutte le specie vegetali del Mediterraneo, con esemplari altrove scomparsi, relitti botanici dell’ultima glaciazione come l’Abies nebrodensis, in un ambiente di straordinaria bellezza punteggiato da rare orchidee selvatiche. Tra le rarità protette figurano anche 90 specie di farfalle, alcune endemiche. In area parco ricadono diversi borghi medievali che offrono al visitatore un patrimonio storico-artistico di inestimabile valore.
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