Buone pratiche di turismo sostenibile: il caso del Parco Nazionale del Gran Paradiso

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Buone pratiche di turismo sostenibile: il caso del Parco Nazionale del Gran Paradiso

28 Febbraio 2018 Turismo 0

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Nato nel 1922 il Parco Nazionale del Gran Paradiso è stato il primo in Italia ed è situato, geograficamente, tra le regioni Valle d’Aosta e Piemonte.

Secondo le stime diffuse dall’ente gestore, ogni anno sono 1.800.000 i visitatori del Parco, 800.000 dei quali pernottano almeno una notte.

Il Parco Nazionale Gran Paradiso promuove quotidianamente, anche tramite il proprio marchio, un turismo rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni locali, di qualità e coerente con le finalità di conservazione della natura. Il Parco, inoltre, favorisce la diffusione della consapevolezza ambientale nei visitatori che godono dell’area protetta.

Attraverso il Marchio di Qualità Gran Paradiso è possibile identificare gli operatori del settore turistico-alberghiero, artigianato e agroalimentare impegnati in un percorso di qualità e sostenibilità.

Tra i comuni del Parco citiamo quello di Cogne che, nel 2016, è entrato nella lista delle 100 destinazioni più sostenibili del mondo redatta da Greendestination.info.

Il comune valdostano è stato premiato per la rete di navette gratuite (alcune delle quali ad alimentazione elettrica) che collegano il comune alle frazioni, la salvaguardia delle aree naturali all’interno del Parco e le le numerose associazioni che ancora oggi mantengono vive le antiche tradizioni locali.

Punti di forza: Protezione ambientale, mobilità sostenibile, servizi turistici, tutela delle tradizioni locali.

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